Lombardia
XIX secolo
Secondo periodi austriaco
Nel 1813 l'Italia fu divisa tutto sommato in Regno d'Italia (ovvero Lombardia e Veneto, unite ad Emilia-Romagna, Trento e Marche) governte dal Viceré Eugeniodi Beauharnais e in Regno di Napoli con il Viceré Gioacchino Murat.
Il 20 agosto 1813 l'Austria dichiarò guerra a Napoleone, reduce dalla disastrosa campagna di Russia e abbandonato dai prussiani. Nonostante la vittoria sugli austriaci nella battaglia di Mincio, nel 1814 Eugenio di Beauharnais firma la capitolazione. Il Regno d'Italia era caduto anche a causa degli scontri tra sostenitore del "patrito francese" e quello "austriaco".
Il destino del nord d'Italia fu deciso dal Congresso de Vienna. Il 7 aprile 1815 fu annunciata la costituzione degli Stati austriaci in Italia. Milano divenne la capitale del Regno Lombardo - Veneto, formalmente indipendente, ma in realta' soggetto all'Impero austriaco. Da questo momento in pio Lombardia e Veneto avranno una storia in comune.
Il Regno fu affidato a Francesco I d'Asburgo-Lorena, Imperatore d'Austria e re del Lombardo-Veneto. Il re e imperatore avrebbe governato attraverso un Viceré, con residenza a Milano e a Venezia, nella persona dell'Arciduca Ranieri, nato in Toscana e fratello minore dell'imperatore.
Francesco I fu il primo imperatore d'Austria, l'ultimo imperatore dei Romani, l'iltimo duca di Milano e il primo sovrano del Lombardo-Veneto fino alla sua morte nel 1835.
Centro di vita mondana diventa il Palazzo Reale. L'italiano era la lingua ufficiale del Regno Lombardo-Veneto ed era utilizzata nell'insegnamento ma per ottenere le cariche amministrative serviva saper parlare il tedesco.
Il Palazzo Reale di Milano, residenza formale del Viceré austriaco nel Regno Lombardo-Veneto dal 1815 al 1859. Oggi ospita museo. La residenza di campagna era rappresentata dalla Villa Reale di Monza a 10 km di distanza da Milano. Oggi conoscuta come il Parco di Monza.
Inizia il secondo periodo austriaco caratterizato da una continua tensione il cui obiettivo era quello di unificare l'Italia, liberarla dallo straniero.
Moti del 1820-1821
*In Spagna si accese, il 1º gennaio 1820, una ribellione guidata da alcuni ufficiali dell'esercito. Essi si rifiutarono di partire per Americhe per stroncare i moti indipendentisti. Il tentativo parve riuscire: fu concessa una Costituzione, fu convocato il Parlamento; ma, dopo quei primi successi, la rivolta fu soffocata nel sangue.
I moti del 1820-1821 furono tentativi di insurrezione contro i regimi assolutisti che naquero in Spagna e si diffusero poi in altri paesi europei tra cui diversi stati italiani e perfino la Russia.
Nel Lombardo-Veneto la scoperta di alcune società segrete portò a processi e condanne contro molti degli oppositori del dominio austriaco tra il 1820 e il 1831.
*Solo nel dicembre 1825, in Russia, scoppiò un moto insurrezionale, il cosiddetto moto decabrista dal nome del mese, ma venne immediatamente represso.
ECONOMIA
Nella stessa città di Milano, era molto attivo il commercio legato alle grandi industrie e manufatture comprese i calzaturifici e le fonderie di metalli.
A Venezia era invece assai diffusa la pesca e le attività di produzione delle navi in quanto la città, assieme a Trieste rappresentava il porto principale dell'Impero Austriaco e l'unico grande sbocco verso il Mar Mediterraneo.
Dal 1816 funziona la Borsa di Milano. Le merci nazionali maggiormente trattate nella borsa erano le sete, filati, prodotti caseari, grano e metalli. Le merci estere invece erano costituite per la maggior parte da merci coloniali quali lo zucchero, il caffè e le spezie.
Le guerre di Indipendenza
Il 22-23 marzo 1848 al termine delle Cinque giornate di Milano (una isurrezione armata), gli Austriaci furono cacciati da Milano e da Venezia. I due Consigli di Governo furono sostituiti dall'auto-proclamato Governo provvisorio di Milano e dalla restaurata Repubblica di San Marco.
Il 9 agosto 1848 con l'Armistizio Salasco, seguito alla vittoria austriaca del 24-25 luglio a Custoza sulle truppe piemontesi, terminò la prima fase della prima guerra di Indipendenza.
Milano venne rioccupata e il Governo Provvisorio di Lombardia venne sciolto. Il 22-23 marzo 1849 Carlo Alberto venne di nuovo sconfitto a Novara e abdicò in favore di Vittorio Emanuele II. Il successivo 24 agosto, dopo un lungo assedio, Venezia si arrese agli Austriaci.
La rivolta di Milano del 6 febbraio 1853 è un episodio della storia del Risorgimento italiano dove ai motivi patriottici e nazionali si associarono le prime idealità socialiste.
In seguito alla seconda guerra di indipendenza Milano e la Lombardia passarono a far parte del Regno di Sardegna, che divenne Regno d'Italia dal 186.
INTERESSANTE
- Nel 1827 esce la prima edizione stampata del primo esempio di romanzo storico italiano: I promessi sposi, ambientato in Lombardia durante il dominio spagnolo.
Secondo gli interpreti del Risorgimento nazionale, il periodo storico del malgoverno spagnolo in Milano era stato scelto da Manzoni con l'intento di alludere al medesimo opprimente governo del dominio austriaco sul nord Italia.
- La via ferroviaria Novara-Milano venne inaugurata nel maggio del 1859 dopo le lunghe trattative di collaborazione nei costi tra il Regno di Sardegna e la Lombardia.
Meno di un mese dopo il milanese sarà conquistato da Vittorio Emanuele II con la Battaglia di Magenta. Proprio questa ferrovia sara' coinvolta per l'invasione del territorio austriaco da parte dei piemontesi.
- Il 5 marzo 1876 uscì il primo numero del Corriere della Sera.
- Nel 1883 fu inaugurata a Milano, la prima centrale elettrica dell' Europa continentale.
I nomi da ricordare:
- Ufo Foscolo (1778 - 1827) - poeta, scrittore, traduttoe italiano, piu' notevo esponente letterario italiano tra il '700 e '800.
- Alessandro Manzoni (1785 - 1873) - scrittore, poeta e drammaturgo.
- Vittorio Amedeo Alfieri (1749 - 1803) - drammaturgo, scrittore, poeta, autore teatrale italiano. Diede inizio a quel filone letterario e politico risorgimentale che si sviluppò nei primi decenni del XIX sec.
- Giuseppe Verdi (1803 - 1901) - compositore e senatore italiano.