Pedrolino
Pedrolino è un primo zanni, o comico servitore, del Commedia dell'Arte; il nome è un ipocorismo di Pedro (Peter), tramite il suffisso -lino. Il personaggio fece la sua prima apparizione nell'ultimo quarto del Cinquecento, apparentemente come invenzione dell'attore con cui il ruolo doveva essere a lungo identificato, Giovanni Pellesini. Le illustrazioni contemporanee suggeriscono che la sua camicetta e i suoi pantaloni bianchi costituissero "una variante del tipico zanni completo da uomo"
e il suo Dialetto bergamasco lo ha contrassegnato come un membro della classe rustica "bassa". Ma se il suo costume e la sua posizione sociale erano indistinti, il suo ruolo drammatico non lo era certamente: come un "primo" poliedrico zanni, il suo personaggio era - ed è tuttora - ricco di incongruenze comiche.
Pedrolino compare in quarantanove dei cinquanta scenari di Flaminio Scala'S Il teatro delle favole rappresentative (1611) e in tre pezzi (non datati) della raccolta di manoscritti "Corsini"; appare anche (come "Pedrolin") in una commedia del 1587 scritta da Luigi Groto, La Alteria.Tutti questi forniscono la prova di come è stato concepito e interpretato. È ovviamente un tipo di ciò che Robert Storey chiama "spirito sociale", di solito incarnato come "il tramite, il servitore volenteroso, lo schiavo astuto" che "sopravvive nel servire gli altri".
Pedrolino è spesso presentato come se avesse un guardaroba tutto bianco e indossi abiti esageratamente sovradimensionati e larghi, in genere tra cui una giacca bianca con grandi bottoni e maniche comicamente lunghe, un ampio colletto e un grande cappello floscio. È uno dei pochi personaggi maschili smascherati che non era un Innamorati. Al posto di una maschera, si dice che Pedrolino sia stato definito, secondo alcuni storici della Commedia, da un trucco bianco "infarinato", noto anche come infarinato, che in seguito ha ispirato, in parte, il trucco del moderno clown dalla faccia bianca.
