Mentha Piperita Bosconovia
Nome completo:
Mentha Piperita Bosconovia
Per gli amici (i pochi che ha) e i famigliari, Mint.
Un nome, un auspicio. Mentha venne chiamata dalla regina madre con il nome di una pianta tanto tenace quanto profumata, considerata dagli erboristi Rinascimentali una panacea. Connessa dai popoli antichi alla Grande Madre, la menta rimane nota come simbolo di sobrietà e temperanza, merito e virtù.
Età:
127 anni
Nata a fine estate in una notte di luna piena.
Razza:
Fata
Mint è sempre stata incuriosita dalla natura e dalla magia. Influenzata dal suo precettore, Maestro Olmo, vede la magia come una sorta di energia vitale negli esseri viventi e ne rispetta profondamente l'equilibrio. Nella sua concezione, nulla viene creato senza distruzione altrui e la saggezza sta nel saper trasformare ciò che esiste, capendone i limiti ed evitando di corromperne l'equilibrio. Non vede di buon occhio quelle forzature messe in opera da altre razze ai fini della sottomissione della magia naturale al mero potere temporale ed è sempre stata molto vocale a riguardo.
La posizione di Mentha nei confronti dell'Essenza è quella che viene portata avanti dalla maggioranza del popolo fatato e degli elfi, deve essere custodita al riparo dalle ingerenze dei singoli per il bene del mondo.
Tra le manipolazioni della natura in cui è particolarmente dotata vi è la luce, che tesse con la medesima maestria di una sarta. Riesce a realizzare visioni particolareggiate di oggetti o esseri che appaiono fermi, sospesi a mezz'aria, come quelli che gli umani chiamerebbero ologrammi. È altrettanto brava in illusioni applicate a sé, frutto di tanti anni di scappatoie al di fuori del palazzo reale per evitare di attirare attenzioni indesiderate e più semplicemente per poter diventare qualcun altro per qualche tempo.
Dopo anni di allenamento ha acquisito una certa maestria anche nella preparazione di intrugli di vario genere, medicine e veleni, e nell'interazione con gli elementi naturali e la vegetazione.
Per semplificare l'esecuzione della propria magia utilizza un focus. Sono due campanelle realizzate in una lega di colore giallo, composta da argento e rame, che tiene legate al collo o alla testa con un nastro dal colore verde.
Orientamento sessuale:
Bisessuale
Non noto ad altri
Formazione e occupazione:
In quanto principessa si è formata con studi riguardo la cultura, la storia, la politica, la magia, la dialettica e l'etica della propria nazione e di quelle alleate. Ha inoltre una conoscenza base della storia, della cultura e della politica delle restanti razze.
Ha uno spiccato interesse per la botanica e gli impieghi delle piante in vari campi.
Ama la divulgazione e si occupa della formazione dei botanici di corte sotto la direzione del proprio Maestro.
Allineamento:
Legale neutrale
Seppure la sua indole parrebbe essere molto pacifica, vista la natura della forte ideologia che la caratterizza, Mint non esiterebbe a far scorrere sangue se ciò significasse poter mantenere l'equilibrio o crearne uno migliore.
Personalità:
Mint appare come una ragazza molto misurata, ligia ai propri doveri e benevolente. Crescendo è diventata sempre più sicura di sé e delle proprie capacità e opinioni, lasciando alle spalle una adolescente ben più timida, perfettina e permalosa.
Sa ricevere molto bene le critiche, anche se non tollera insulti mascherati diretti a sé, alla propria famiglia o al resto del popolo fatato. Dà molta importanza al rispetto e ai modi di fare di chi la circonda, forse un po' per educazione.
È testarda e perseverante, caratteristiche a doppio taglio che la servono tanto fedelmente nella ricerca quanto la mettono in difficoltà nella risoluzone dei conflitti inter e intrapersonali. Non è la diplomatica di casa, pertanto se si rende conto di star commettendo decisioni affrettate si rivolge a consiglieri di fiducia, sia per problemi ufficiali sia non. Questa sua caratteristica l'ha resa un po' rigida nei contesti sociali. Una gabbia che la incatena al proprio ruolo di futura erede al trono e di scolara da cui fatica a distaccarsi anche solo per rilassarsi. Per quest'ultima cosa invidia particolarmente la sorella minore, che è molto più sciolta di lei con le altre persone, ma non sa come migliorare, ne soffre molto e si vede.
Diventa intrattabile quando è stanca oppure non mangia a dovere, cosa che succede troppo spesso.
Aspetto fisico:
Mentha porta con dignità i suoi 170cm di altezza, anche se all'occhio potrebbe sembrare più alta per via di un busto molto corto in proporzione. Ha un fisico asciutto, equilibrato, con quattro ali di libellula robuste e di un trasparente color ottanio che, richiuse, le raggiungono quasi il ginocchio.
Porta i liscissimi capelli color magenta tagliati all'altezza della vita, con una frangia lunga che tiene spostata a lato a incorniciarle il viso. Le piace arricciare la punta del ciuffo a sinistra del viso, se non lo ha significa che si è alzata di cattivo umore oppure è molto stressata. Mentha ha gli occhi verdi come la pianta di cui porta il nome che spiccano su un viso dai lineamenti piuttosto marcati.
Background:
Mentha è la primogenita della Regina e del Re dei Boschi. Nata nei boschi di Sylvaria, è cresciuta tra le coccole della famiglia, poi, finita l'età dei giochi, venne affiancata a un gruppo di fate anziane con a capo il Maestro Olmo per iniziarla agli studi delle diverse discipline. Tra studio e ricerca e dovere cent'anni sono passati, oggi si ritrova con un orto botanico immenso, un piccolo gruppo di ricerca con lei a capo, con tanti ruscelli e persino aree per il relax che tanto non riesce a concedersi. L'unica zona off limits al publico è il Giardino dei Veleni, posto all'interno di quella che appare un'immensa gabbia per uccelli in ferro battuto decorato con spirali vegetali e molti teschi.
Mentha è benvoluta anche al di fuori della corte e trova particolarmente rinfrescante potare le piccole fate a spasso per il suo giardino.
Questa vita idilliaca però la ha portata a ragionare sul fatto di aver approfondito moltissimo il proprio territorio senza attraversarne i confini: prima di diventare regnante, cosa che spera non accada almeno per altri trecento anni, ha iniziato a viaggiare nei vari regni, per ora Nereidon e Fenrath, documentando e imparando molto sia sulla popolazione sia sulle piante autoctone, portando con sé le sementi da crescere in terrari che per il momento esistono solamente sottoforma di progetto tra le pagine dei propri quaderni.
Mentha è molto legata alla famiglia e a Olmo, ha un migliore amico, un elfo di nome Erydan, con cui fa ricerca e pochi altri. Ha avuto occasione di incontrare e interagire con umani, elfi, licantropi, alcune streghe e alcuni maghi, specializzati nello studio della natura come lei, con cui ha condiviso parte delle proprie ricerche. I mostri marini e le sirene le ha solamente guardate da lontano, domandandosi se nuotare con quella libertà fosse una sensazione simile al volo. Non ha mai visto non morti né vampiri, ma da quello che ha studiato sono esseri pericolosi. Soprattutto i vampiri che si immagina come orrende creature assetate di sangue e distaccate dalla vita e dagli intenti abominevoli.
Non sa se ha mai incontrato un mutaforma, eccetto Sillyfingers,... forse sì, sotto mentite spoglie.
- non ha social e odia essere fotografata anche per le occasioni principali. Quando sa di essere in pubblico e c'è possibilità di essere fotografata usa una particolare illusione che disturba lo sviluppo della fitografia o il sensore digitale. Nella rete la voce che gira è Mentha sia molto brutta al contrario dei fratelli e della madre e che le poche foto che la ritraggono siano in realtà alterate artificialmente.
- seppure non ami utilizzare la tecnologia per diletto, la conosce e sa impiegarla nel proprio campo per semplificare la ricerca e il monitoraggio.
- ha un famiglio, un mutaforma a forma di pixie.
È alto una trentina di centimetri, con un'apertura alare di quaranta. Ha la pelle, i capelli e persino le ali di colore giallognolo-senape ed è pelosino sulle spalle come una falena. Sulla testa partono due antenne a pettine, tipiche di questi insetti notturni. Ha un piccolo anellino di metallo alla caviglia sinistra, ma Mint ne ignora il significato in quanto il famiglio non parla la sua stessa lingua, anzi si limita a comunicare con versetti piuttosto fastidiosi "biibibibibbibibbibibibi". Ormai dopo tanto tempo Mint è in grado di cogliere alcune cose solamente dal tono e dai gesti del famiglio. Lo ha chiamato Sillyfingers in onore del suo essere estremamente dispettoso e sciocco.
Non è forzato a rimanere con lei e nemmeno a restare in quella forma, ma si è affezionato a Mentha per via dei tantissimi snack che gli lasciava nello studio di botanica (in realtà per anni ha mangiato senza chiedere gli spuntini di Mentha). Mentha ha imparato a sopportarlo negli anni e sa che non è una vera pixie per via del fatto che lo vide per la prima volta appeso alle sbarre in ferro, metallo pericoloso per le fate, del Giardino dei Veleni.
A volte sparisce per giorni o mesi, a volte assume la forma di altri insetti o ragni. Ne consegue che Mentha non ammazza più nessun insetto di colore giallognolo (tranne i parassiti delle piante) per paura di porre fine alla vita del famiglio... in fondo dopo qualche giorno di assenza a Mentha un po' manca Sillyfingers, ma non lo confesserà nemmeno sotto tortura.
- Ama il verde alla follia, soprattutto quello che tende all'azzurro, e si veste solo in varie sfumature di questo colore, dal verdigris più spento al verderame più saturo, dall'acquamarina al verde veronese.
- Ama cantare, seppure la sorella minore sia molto più dotata di lei nel canto, e sa disegnare, rigorosamente inchiostro verde.
- In virtù dei propri studi con le piante velenose, Mentha sa riconoscere gli effetti di buona parte dei veleni di origine vegetale e ne ha testati su di sé in microdosi per poterne sviluppare una resistenza.
- Non ha segni particolari, ma ha l'abitudine di mordicchiarsi i polpastrelli quando è nervosa.
Prestavolto:
Abbey Lee (Mentha)*
Emma Corrin (Sillyfingers)*
*riferirsi al prestavolto solamente per i lineamenti e il vibe. Per i dettagli del suo aspetto fisico leggere la descrizione.