October 5

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In origine, c'era il caos. Nell'universo esiste una legge molto importante.. Non esiste l'impossibile. Invero, seppur minima, esisterà sempre la probabilità che un determinato avvenimento accada. In questo caso, da Caos venne emesso il Mondo, l'universo strutturato proprio così come lo conosciamo. A causa di questa nuova creazione, dallo stesso Caos vennero emesse infine delle astrazioni concrete, dei concetti consci.. Sono quelle che noi adesso chiamiamo Divinità Primordiali.Tra gli dei primordiali spiccava quello che le popolazioni arcaiche chiamarono "Cerbero", un essere dalla natura molto simile a quella paterna, capace di distruggere, creare e conservare la materia a suo piacimento.. È considerato il protettore del mondo e contemporaneamente la sua rovina.. Si dice che sarà per mano sua e dei suoi bestiali seguaci che questo universo incontrerà la rovina. Una delle regole più importanti tra gli Dei Primordiali, è che questi non possono in alcun modo unirsi tra loro e far nascere un Nuovo Dio Generato che sia la fusione degli attributi divini dei due.

Le Divinità Primordiali, per generazione "asessuata", crearono delle divinità minori, più specifiche nei loro domini: i Nuovi Dei.Durante lo sviluppo dei mortali però, nacquero spontaneamente delle divinità minori, rappresentanti di un determinato concetto o dominio che diventava "comune" tra i mortali.Vennero così divisi tra Gen-Nuovi Dei e Neo-Nuovi Dei, ovvero i Nuovi Dei Generati e i Nuovi Dei Neonati (nel senso di Neo-Nato, nuovo nato).Infine, "in fondo" alla gerarchia divina, vi sono Gli Ascesi: Mortali che si sono distinti e sono ascesi allo status di praticamente semidei. Sono immortali e potentissimi ma non pongono un minimo pericolo per le altre divinità, che invece sono molto diffidenti nei confronti di questi ultimi.

Gli Dei (esclusi gli Ascesi) non possono in alcun modo trasferire la loro essenza nel mondo materiale, possono solamente personificarsi, manifestarsi o incarnarsi ma MAI trasferire completamente la loro energia.La conseguenza per gli dei che osavano varcare la soglia tra divino e terreno era di essere per sempre divisi nella moltitudine del creato, perdere la propria identità, la propria memoria.. rimanere soltanto un eco nel vuoto.

Col tempo queste divinità hanno ritagliato sempre più il loro spazio tra le razze, diventando fortemente riconosciute ed apprezzate: Nacquero così i Kish'hra, i giochi divini.. Delle prove speciali che gli dei sottoponevano a degli speciali mortali per concedergli delle abilità speciali; si diceva che per accedervi si doveva entrare in contatto con un oggetto divino inviato direttamente dall'alto. Ormai però quest'usanza è stata accantonata, e gli dei non camminano più tra gli uomini.

Un'ultimo dono però fu dato alle razze mortali, per ogni nato, alcuni infanti svilupperanno queste capacità sovrannaturali dalla nascita e si manifesteranno all'età di circa 3 anni; diversamente da quelle guadagnate con i giochi, queste non sono alla loro massima potenzialità e devono essere allenate e gestite.