Sulla percezione e sull'influenza reciproca
Ogni persona ha una propria percezione, che crea la sua visione del mondo (la sua realtà individuale). In questa realtà, la "verità" dipende dalle convinzioni, dagli schemi mentali e dai punti di vista personali.
La percezione è come un filtro. La realtà oggettiva passa attraverso questo filtro e si trasforma in una realtà desiderata (individuale), a seconda delle convinzioni e dei punti di vista che la persona ha.
Quando interagiamo con qualcuno (che sia un genitore, uno psicologo, un amico, uno sconosciuto, ecc.), reagiamo in qualche modo a questa relazione (si generano vari pensieri, sentimenti, emozioni e azioni). Tuttavia, non reagiamo alla persona in sé, ma all'immagine interna che abbiamo di quella persona (la nostra percezione individuale di essa o della situazione).
La nostra immagine interna (la percezione individuale) nella maggior parte dei casi è molto diversa dalla persona o dalla situazione reale. Proprio per questo nasce l'"incomprensione" tra le persone: uno dice una cosa, l'altro capisce quelle parole a modo suo, e poi dice: "Pensavo intendessi questo e quello (ma si scopre che non è affatto così)".
Tutto ciò che una persona vede, sente, legge, percepisce, passa attraverso il filtro interno della percezione (questo avviene sempre e per tutti). Quindi, quando una persona cerca di influenzarne un'altra, questa "influenza" si realizza solo nella misura in cui l'altra persona lo desidera.
Tutto ciò che vediamo, sentiamo, percepiamo è ciò che vogliamo vedere, sentire e percepire a un livello profondo (a livello di bisogni e desideri autentici, nonché di convinzioni).
Non è possibile influenzare la percezione individuale di una persona dall'esterno, questo può farlo solo la persona stessa (essendo il portatore della propria coscienza).
L'unica persona che puoi cambiare sei tu stesso!
Quando una persona non riesce a vedere se stessa e i propri problemi in modo diverso, se non c'è un'intenzione interiore di cambiare la percezione, nessuno potrà aiutarla a cambiare, nemmeno il miglior psicologo al mondo.
Ma se (per esempio) un cliente cambia la propria percezione attraverso il contatto con uno psicologo, la sua visione del mondo cambia (cambia la percezione di Sé, degli altri e del mondo). Si permette di vedere diversamente, di comprendere e accettare di più. Ecco perché la psicoterapia è sempre realizzata dal cliente stesso, non dallo psicologo o dal terapeuta. I risultati positivi della terapia non dipendono dal fatto che lo psicologo sia "incredibile" o "super-specialista", ma dal fatto che il cliente è talmente meraviglioso nell'esprimere il proprio Sé autentico, che i risultati e la realizzazione dei suoi desideri sono completamente naturali e logici.