Amelia Chair
1)NOME E COGNOME: Amelia Chair
Amelia nacque a Neapolis, un piccolo paese nell’Ohio, nel 2004. La sua infanzia lì fu spensierata, tra i giochi nei campi aperti, le stagioni scandite dalle festività americane e il senso di comunità che permeava ogni angolo della città. Essendo figlia unica, trascorreva molto tempo con i genitori, che le insegnarono il valore dell’impegno e dell’ambizione.
Quando Amelia aveva sei anni, la sua vita prese una svolta drastica. Suo padre, un diplomatico determinato, ottenne un lavoro presso il Consolato Americano a Roma. La famiglia si preparò a lasciare il loro piccolo angolo d’America per trasferirsi in una città che, per Amelia, sembrava appartenere a un altro mondo.
Il trasferimento a Roma fu un’avventura affascinante ma anche destabilizzante. Abituata al ritmo tranquillo e familiare di Neapolis, Amelia si ritrovò catapultata nel caos vibrante della capitale italiana. La loro nuova casa, situata nel raffinato quartiere Coppedè, era molto diversa da quella in Ohio. Anche se spaziosa e luminosa, non aveva l’atmosfera accogliente che Amelia associava alla sua infanzia.
La barriera linguistica fu la sfida più grande. Nei suoi primi giorni di scuola, Amelia si sentiva isolata, incapace di comunicare con i suoi compagni italiani. Le parole in italiano le sembravano un mistero insondabile, e spesso si rifugiava nel silenzio per evitare l’imbarazzo di sbagliare. Le mancavano gli amici di Neapolis, i giochi e le risate senza ostacoli.
Fortunatamente, la comunità americana a Roma si rivelò un’ancora di salvezza. Tramite il lavoro del padre, la famiglia conobbe altre famiglie americane, molte delle quali vivevano nella pittoresca zona di Trastevere. Qui Amelia iniziò a frequentare bambini con cui condivideva lingua e cultura, creando nuove amicizie che le restituirono un senso di appartenenza.
Trastevere divenne per lei un luogo speciale. Si innamorò delle sue strade acciottolate, delle piazze animate e delle piccole librerie nascoste. Una di queste, in particolare, divenne il suo rifugio preferito. Tra gli scaffali di una libreria indipendente oltre alla conoscienza fece amicizia con la figlia della proprietaria..
Durante le scuole medie, Amelia iniziò a integrarsi meglio nella società italiana. Il suo impegno nell’apprendere la lingua diede presto i suoi frutti, e la ragazzina timida che un tempo si nascondeva nei corridoi iniziò a farsi notare per la sua intelligenza e curiosità. Le materie umanistiche diventarono il suo punto di forza, grazie anche alla sua passione per la lettura.
Fu in questo periodo che si accese il suo interesse per la storia e l’arte italiana. Le visite scolastiche ai musei e alle chiese di Roma la affascinavano, e iniziò a sentirsi sempre più legata a quella cultura che inizialmente le era sembrata così distante.
Nonostante ciò, Amelia continuò a frequentare regolarmente Trastevere, dove si sentiva più libera di esprimere la sua identità.
Durante il liceo, Amelia si trasformò in una giovane donna sicura e determinata. Continuava a eccellere negli studi, dimostrando una particolare attitudine per la storia e le lingue. Ormai parlava italiano fluentemente, e questo le permise di stringere amicizie solide con alcuni compagni di classe.
Amelia amava immergersi nella vivace cultura di Roma, ma non dimenticava mai le sue radici americane. Ogni estate tornava in Ohio per visitare i nonni, e quei viaggi le ricordavano sempre chi era e da dove veniva. Questi momenti la aiutavano a rafforzare il suo senso di identità e a comprendere che le due culture che portava dentro di sé erano una ricchezza e non un limite.
Quando arrivò il momento di scegliere l’università, Amelia decise di restare a Roma. Voleva iscriversi alla Sapienza, una delle università più prestigiose d’Italia, per studiare nel corso di Storia, Antropologia, Religioni. La scelta era il risultato naturale del suo percorso aperto verso il diverso e nella comprensione di esso.
All’età di 18 anni, Amelia era una giovane donna matura, consapevole e ambiziosa. La sua esperienza tra Neapolis e Roma le aveva insegnato il valore dell’adattamento e della resilienza. Ora guardava al futuro con entusiasmo, pronta a costruire il suo posto nel mondo, unendo il meglio delle due culture che l’avevano formata.
4)ORIENTAMENTO SESSUALE: Bisessuale
5)CARATTERE : Amelia è, ormai, estroversa e sicura di sé. Dopo aver superato le iniziali difficoltà linguistiche e culturali, ha sviluppato una personalità brillante e socievole. Le piace costruire legami autentici con persone di ogni provenienza, sfruttando il suo spirito aperto e la capacità di muoversi con disinvoltura in ambienti multiculturali.
Ama condividere le sue esperienze, raccontando aneddoti sulla sua vita tra Neapolis e Roma, ma sa anche ascoltare con attenzione e curiosità. La sua natura empatica e accogliente la rende una presenza piacevole e ispiratrice, in grado di mettere a proprio agio chiunque incontri.
7)CLUB DI APPARTENENZA : Arte, nonostante sia una pecora a disegnare o in generale nelle arti figurative le piace immergersi nello studio di queste.
8)CURIOSITÀ : Nonostante ormai sia fluente in italiano ogni tanto potrebbe incepparsi e menare un Holy Shit! prima di tornare a parlare la lingua di Dante.
9)HOBBY: Generalmente le piace legge ed informarsi riguardo la storia, l'arte e la letteratura. Ha imparato a memoria un po' di poesie di Gioacchino belli per provare ad imparare il Romanesco, con scarsi risultati.
10)GUSTI: Le piace leggere, ogni tanto scrivere ed in generale l'informarsi sui più svariati argomenti. Su quello che non le piace il tutto si basa su delle sensazioni a pelle difficili da ignorare.
11)PARTICOLARITÁ DEL PG: Ha un pessimo senso per gli arredi interni, potrbbe finire a mettere una plafoniera in un garage. Se non fosse per le aspettative della società andrebbe in giro in felpa ed ogni tanto si fa travolgere da delle passioni randomiche.
Descrizione del Potere:
Amelia ha la capacità di manipolare gli spazi interni e semi-aperti come stanze o semi aperti come porticati, modellandoli secondo la sua volontà come se fossero fatti di argilla. Può cambiare la disposizione di stanze, altezze dei soffitti, larghezza dei corridoi e persino creare mobili o elementi decorativi. Gli ambienti diventano un’estensione della sua immaginazione, permettendole di creare rifugi sicuri, trappole intricate o zone di comfort e bellezza.
- Modifica Strutturale: Amelia può ampliare o restringere spazi, spostare pareti, creare aperture o chiusure temporanee. Queste modifiche si applicano solo all'interno della stanza e non al suo esterno.
- Estetica Funzionale: Oltre alla struttura, può manipolare l’aspetto estetico degli spazi, cambiando colori, materiali e texture.
- Creazione Temporanea: Può generare mobili o oggetti come scale, pareti divisorie, barriere ed in generale oggetti. Questi cambiamenti sono temporanei, svaniscono dopo alcune ore se non mantenuti attivamente. Questi possono esistere solo all'interno della stanza in cui sono creati.
- Ambienti completamente aperti: Il potere non funziona in spazi senza confini definiti, come campi aperti, deserti o grandi praterie o semplicemente giardini ed esterni. Ha bisogno almeno di un tetto, di pareti parziali o di una struttura che definisca un senso di "interno".
- Richiede Connessione: Più è complesso lo spazio, maggiore è la concentrazione necessaria per manipolarlo. In luoghi particolarmente caotici o emotivamente carichi, il potere potrebbe essere meno efficace.
- Sforzo Fisico e Mentale: Usare il potere per lunghi periodi affatica Amelia, soprattutto se apporta modifiche estese o crea oggetti complessi.
- Presenza: Può usare il potere solo se poresente all'interno della stanza.
13)IDEOLOGIA POLITICA: Non ha un'ideologia politica ben definita.