June 5

Impatto

La luna sulla Terra

Quella che vedete qui sembra essere una meravigliosa firma che la Luna
ha voluto lasciare sul volto della Terra. Tuttavia, è un cratere
meteoritico da impatto, immortalato dall'astronauta dell'ESA Alexander
Gerst dall’alto dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nel 2020.

Questo cratere, largo 13 chilometri e posto in Ciad, precisamente
nell'altopiano dell'Ennedi, si chiama cratere Gweni Fada. Fu rivelata
la prima volta sulla mappa NE 34 X Fada del National Geographic
Institute France e le sue prime immagini aeree risalgono agli anni ’50
del secolo scorso, scattate da Alain Beauvilain dell’Università di
Nanterre.

Fu soltanto nell’aprile 1995 però che un gruppo di geologi francesi,
Pierre Vincent dell’Università di Clermont-Ferrand e Alain e Najia
Beauvilain, si accorse della presenza di metamorfismo da shock
all'interno di campioni di roccia raccolti all'interno della
struttura.

La struttura di questo cratere si trova a 17°25′N e 21°45′E, ed è
leggermente piĂą larga in direzione NW-SE, con una struttura
asimmetrica e profondamente erosa.

Al suo interno, esiste un'ampia depressione con un diametro di circa
12 km, a forma di mezzaluna, mentre sul lato settentrionale, un anello
esterno elevato di arenarie si immerge verso l'esterno e circonda la
depressione. La zona più interna è invece costituita da un terreno
accidentato con colline alte diverse centinaia di metri, forse i resti
del sollevamento centrale.

Questo cratere risale a circa 345 milioni di anni, durante il periodo
Carbonifero.

Figura 1: Il cratere Gweni-Fada in Ciad. Crediti: ESA-A. Gerst Cratere
da impatto della ISS

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The Moon on Earth

What you see here seems to be a wonderful signature that the Moon
wanted to leave on the face of the Earth. However, it is an impact
meteorite crater, immortalized by ESA astronaut Alexander Gerst from
above from the International Space Station (ISS) in 2020.

This crater, 13 kilometers wide and located in Chad, precisely on the
Ennedi plateau, is called the Gweni Fada crater. It was first revealed
on the National Geographic Institute France's NE 34 X Fada map, and
its first aerial images date back to the 1950s, taken by Alain
Beauvilain of the University of Nanterre.

It wasn't until April 1995, however, that a group of French
geologists, Pierre Vincent of the University of Clermont-Ferrand and
Alain and Najia Beauvilain, noticed the presence of shock metamorphism
within rock samples collected inside the structure.

The structure of this crater is located at 17°25′N and 21°45′E, and is
slightly wider in a NW-SE direction, with an asymmetrical and deeply
eroded structure.

Inside, there is a large depression with a diameter of about 12 km,
crescent-shaped, while on the northern side, an elevated outer ring of
sandstone plunges outwards and surrounds the depression. The
innermost area consists of rough terrain with hills several hundred
meters high, perhaps the remains of the central uplift.

This crater dates back to about 345 million years ago, during the
Carboniferous period.

Figure 1: The Gweni-Fada crater in Chad. Credits: ESA-A. Gerst ISS impact crater