ROMA
Citta' eterna nel '700
Nel Seicento Roma divenne la capitale mondiale del barocco.
In questo periodo, si devono:
- a Gian Lorenzo Bernini la Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona e il colonnato della basilica di San Pietro;
- a Francesco Borromini le famose chiese.
- Soprattutto la famiglia Barberini poi si dedicò a costruire nuove opera distrugendo quelli esistenti, asportando ad esempio I marmi per costruire il Palazzo di Barberini
A Roma nacque così il detto "Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini".
Furono secoli di relativa tranquillità, durante i quali il papato cercò di allargare la propria presenza, fondando scuole, ospedali, e provvidenze per i poveri. Accorsero a Roma artisti stranieri come Rubens, Van Dyck e Diego Velázquez, e fu istituita l'Accademia scientifica dei Lincei.
Nel Settecento continuarono ad affluire a Roma numerosi intellettuali dall'estero, attratti dalla sua fama e dalle sue vestigia. Tra questi vi fu Johann Wolfgang von Goethe, che nel 1786 soggiornò in via del Corso. Innumerevoli furono in quegli anni le menzioni della città nei romanzi, nei diari di viaggio, nelle guide e nei resoconti del Grand Tour. Il carnevale di Roma fu, a cavallo di Sette e Ottocento, uno degli eventi più celebrati e popolari dell'intera Europa.
Fu in questi anni che l'artista Pompeo Girolamo Batoni si specializzò nei ritratti, un genere assai remunerativo visto l'alto numero di nobiluomini stranieri di passaggio a Roma per il Grand Tour. Batoni si conquistò così la fama internazionale di miglior pittore italiano, grazie soprattutto ai committenti che provenivano dall'Inghilterra e dall'Irlanda.
A Roma inizia la sua carriera Antonio Canale detto il Canaletto
Tra il 1718 e il 1720 il giovane Antonio Canale si trasferisce a Roma per realizzare le scene di due drammi teatrali di Alessandro Scarlatti. Il viaggio a Roma è decisivo per Giovanni Antonio Canal in quanto proprio a Roma ha i primi contatti con i pittori vedutisti.
In particolare, i suoi modelli di riferimento sono tre importanti artisti che si cimentarono con il genere della veduta: Viviano Codazzi, Giovanni Paolo Pannini, famoso per le sue vedute fantastiche, molte delle quali ispirate alle antichità romane, e il terzo è Gaspar van Wittel, olandese, considerato tra i padri del vedutismo.
il famoso architeto Veneto Piranesi (1720 -1778) decise di dedicarsi al mestiere di incisore e di stabilirsi definitivamente a Roma, aprendo bottega propria a via del Corso, di fronte all'Accademia di Francia
Nicola Salvi (1697- 1757) è stato un architetto italiano unanimemente conosciuto per esser stato l'autore della fontana di Trevi, a Roma
Interessante
Per avere un idea su Roma del '700 si raccomanda di vedere le opere di Giuseppe Vasi (1710–1782) (Raccolta Delle Più Belle Veduta Antiche, E Moderne Di Roma...)
Главный труд жизни Вази связан именно с ведутой. Это проект «Великолепие древнего и современного Рима» — 10 томов подлинной римской архитектуры, собрание гравюр, которое он создавал 14 лет, с 1747 по 1761 год.
Джузеппе с точностью картографа зафиксировал Рим эпохи барокко, а издание фактически превратилось в исторический документ. «Великолепие» планировалось как своеобразный путеводитель по Риму для приезжих. В него вошли около 200 листов с площадями, базиликами, церквями, дворцами, мостами, улицами, парками и садами.