Barocco Siciliano
A cosa dovuto il barocco in Sicilia
Dopo il disastroso terremoto del 1693 a nord-est dell'isola molte citta' vennero rase al suolo. A seguito del fervore edilizio della ricostruzione dopo il terremoto nacque lo stile architettonico detto barocco siciliano.
Lo storico dell'arte inglese Blunt avvicinò tale stile ad altri come quello della Baviera equello che si sviluppò in Russia anche noto come Barocco Naryshkin. Quindi lo stile barocco allo stesso tempo popolare e colto. Prima del terremoto in Sicilia prevalse il barocco romano.
L'era barocca della Sicilia, con il suo stile riccamente decorato, rifletteva perfettamente la storia sociale dell'isola. Venne a simboleggiare "il canto del cigno" della sua nobiltà, lasciando sull'isola un marchio di identità architettonica.
Nell'anno del terremoto la Sicilia era ancora ufficialmente sotto il controllo spagnolo, ma in realtà era governata dalla sua aristocrazia autoctona.
Questa era guidata da Giuseppe Lanza, duca di Camastra, che gli Spagnoli avevano nominato viceré di Sicilia.
Nel XVIII secolo fu calcolato che c'erano 228 famiglie nobiliari, che fornivano alla Sicilia una classe di governo consistente di 58 principi, 26 duchi, 37 marchesi, 26 conti, un visconte e 79 baroni. In Sicilia c'erano piu' aristocratico per un metro quadrato che in qualsiasi altro Stato.
L'aristocrazia siciliana non aveva solo ricchezze ma anche vasta manodopera alle proprie dipendenze. La ricchezza di certi ordini religiosi favori' la ricostruzione di molte chiese barocche e monasteri col grande lusso.
La maggior parte dei membri della nobiltà aveva diverse abitazioni in Sicilia, perché il viceré nominato dalla Spagna trascorreva sei mesi dell'anno a Palermo e sei a Catania, tenendo corte in ciascuna città, e quindi i membri dell'aristocrazia avevano bisogno di un palazzo in ognuna di esse.
Una volta che i palazzi della devastata Catania furono ricostruiti alla nuova moda, quelli di Palermo sembrarono obsoleti per confronto, quindi anch'essi furono riedificati secondo i nuovi canoni stilistici.
Dalla metà del XVIII secolo, le ville dove riposare in autunno, essenzialmente degli status symbol, furono costruiti nell'elegante enclave di Bagheria.
Spesso ali barocche o nuove facciate furono aggiunte ad antichi castelli, o ville rurali furono interamente ricostruite. La frenesia edilizia protrasse finché l'architettura barocca commissionata dagli aristocratici raggiunse il suo zenith verso la metà del XVIII secolo.
Dopo il terremoto molte città vennero ripianificate dal punto di vista urbanistico. Erano stati deposte le basi per l'esplosione dell'architettura barocca che avrebbe predominato in Sicilia fino al primo XIX secolo.
L'influenza austriaca
Tra il 1718 e il 1734 la Sicilia fu controllata personalmente da Carlo VI da Vienna, col risultato che si possono percepire stretti legami con l'architettura austriaca. Diversi edifici sull'isola sono imitazioni dei lavori di Fischer von Erlach.
Un architetto siciliano, il monaco Tommaso Napoli, visitò Vienna due volte verso l'inizio del secolo, tornando con una collezione di incisioni e disegni. Fu in seguito architetto di due ville di campagna del primo periodo Barocco siciliano, notevoli per le loro pareti concave e convesse e per il complesso disegno delle loro scale esterne.
Una, la sua Villa Palagonia iniziata nel 1705, è la più complessa è ingegnosa di qualsiasi altra costruita nell'era Barocca della Sicilia; la sua doppia scala di scalinate rettilinee, con frequenti cambi di direzione, fu il prototipo di ciò che divenne una caratteristica eminente del Barocco Siciliano. Lo stile Rococo per la decorazione interna prese piede come in altri paesi europei.
Gli architetti Andrea Palma, Rosario Gagliardi e Tommaso Napoli pur tenendo in considerazione il Barocco di Napoli e Roma adattarono i loro progetti a bisogni e tradizioni locali.
Napoli e quindi Vaccarini avevano promosso l'uso di scale esterne, chiese in cima alle colline venivano raggiunte tramite meravigliose scalinate che evocavano il mentore di Vaccarini, Francesco De Sanctis e le scalinate di Piazza di Spagna a Roma. Tutto cio' trova una folle creativita' nell'architettura locale.
In nessun luogo in Sicilia lo sviluppo del nuovo Barocco è più evidente che a Noto, definita la "perfetta città barocca, Modica, Ragusa e Catania.
L'architettura Siciliana dopo il 1730
Nel 1730 arrivò a Catania Giovanni Battista Vaccarini, principale architetto siciliano della sua generazione, l'interpere personale delle idee del Bernini e del Borromini. Egli introdusse all'architettura dell'isola uno stile pieno di dettagli, caratterizzato dal movimento di linee curve, concave e convesse.
Come architetto della città immediatamente impresse sui nuovi lavori lo stile del Barocco Romano. Notevoli lavori di questo periodo furono l'ampliamento di Palazzo Biscari e la Chiesa di Sant'Agata. Per questo edificio. Vaccarini chiaramente attinse anche all'"Architettura Civile" di Guarino Guarini. Lo stile di Vaccarini era destinato a dominare Catania per decenni.
Vaccarini sfruttò anche la locale pietra lavica come elemento decorativo piuttosto che come un generico elemento costruttivo. La facciata principale di Vaccarini per la Cattedrale di Catania, dedicata a Sant'Agata, mostra forti influenze spagnole anche a questo stadio tardo del Barocco Siciliano.
In città si trova anche la Chiesa della Collegiata di Stefano Ittar, costruita intorno al 1768 ed esempio di Barocco Siciliano colto nella sua massima semplicità stilistica.
Caratteri del barocco siciliano
L'architettura Barocca è generalmente uno stile architettonico drammatico, riccamente adorno di sculture ed altre decorazioni, caratterizzato da chiaroscuri e giochi di luce creati da masse e ombre.
Il Barocco Siciliano esalta tali caratteristiche, diventando uno stile riconoscibile che si trova principalmente in edifici sacri e palazzi nobiliari costruiti per la numerosa aristocrazia siciliana.
Alla metà del XVIII secolo, quando il Barocco Siciliano era ormai ben definito gli edifici costruiti esibivano almeno alcune delle seguenti caratteristiche specifiche:
- La presenza di mascheroni e putti, spesso a supporto di balconi o a decorazione delle varie parti orizzontali delle trabeazioni di un edificio,
- Le balconate, spesso sono accompagnate da complicate balaustre in ferro battuto,
- L'uso diffuso di scale esterne in ville e palazzi che spesso erano progettati con un portale nella facciata principale, accessibile alle carrozze, che conduce ad un cortile interno, da dove doppie scale portano fino al piano nobile, costituendo l'ingresso principale alla casa,
- Sia le chiese che i palazzi spesso esibiscono facciate dalla geometria complessa, concave o convesse,
- Molti edifici del Barocco Siciliano, specialmente a Catania e nella Sicilia orientale, sono costruiti con la pietra lavica locale, essendo questa la più facile da reperire. Le sue sfumature di nero e grigio erano spesso usate per creare effetti decorativi cromatici a contrasto.
- Persistenza di elementi costruttivi e decorativi dell'architettura del periodo normanno e l'influenza dell'architettur di Spagna.
Il periodo tra il 1726 e il 1762 fu il periodo in cui il Barocco Siciliano era al vertice del suo fascino ed unicità.
Il mobilio
Il mobilio durante l'era Barocca era in linea con lo stile: adorna, dorata e frequentemente con tavoli dal piano superiore in marmo.
Il mobilio era transitorio all'interno della casa, speso spostato da una stanza all'altra in base alle esigenze del momento, lasciando altre stanze vuote.
A volte i mobili erano commissionati specificamente per una stanza, per esempio per abbinarsi ad un pannello in seta della parete con cornice dorata. I mobili erano sempre disposti contro le pareti, mai come nel successivo stile informale al centro della stanza, che nel Barocco era sempre lasciato vuoto, per meglio esibire il rivestimento a motivi decorativi del pavimento in marmo, o più spesso in ceramica.
Comune sia al design degli interni sia di chiese che di palazzi era il lavoro a stucco. Questo è un componente importante del design e della filosofia Barocca, in quanto combina senza soluzione di continuità architettura, scultura e pittura in tre dimensioni.
La sua combinazione in soffitti e pareti a trompe l'oeil nella pittura illusionistica Barocca confonde arte e realtà. Mentre nelle chiese lo stucco poteva rappresentare angeli e putti collegati da ghirlande di fiori, in una casa privata poteva rappresentare il cibo o gli strumenti musicali preferiti dei proprietari.
Il passaggio al neoclassico
In alcune parti d'Europa lo stile barocco si tramutò nel rococò, ma non in Sicilia. Non più controllata dall'Austria, la Sicilia (dal 1735 ufficialmente denominata Regno di Sicilia) era governata dal Re di Napoli, Ferdinando IV. A seguito di ciò Palermo fu in assiduo contatto con la capitale maggiore, Napoli, dove aveva luogo una crescente conversione ai più classici stili architettonici.
Tra il 1787 e il 1794 vennero diversi studiosi per studiare e analizzare gli antichi templi Greci sull'isola. Così i siciliani riscoprirono il loro antico passato, che con i suoi idiomi classici era adesso al vertice della moda. Il cambiamento dei gusti non avvenne da un giorno all'altro. Il Barocco rimase popolare sull'isola, ma ora i balconi siciliani, stravaganti come non mai, sarebbero stati rimpiazzati da severe colonne classiche.
Il francese Dufourny iniziò a progettare a Palermo, e il suo "Tempio dell'Ingresso" (1798) del Giardino Botanico fu il primo edificio in Sicilia in uno stile basato sull'ordine Dorico Greco. Si tratta di architettura neoclassica pura, come definita in Inghilterra dal 1760, ed era un segno delle novità da venire.
Un'altra ragione per il graduale declino dello sviluppo del Barocco Siciliano e delle costruzioni in genere fu che il denaro stava terminando.
XIX secolo
Napoleone era tenuti alla larga dalla Sicilia solo in forza di una spedizione di 17.000 soldati britannici. La Sicilia era ormai controllata de facto dal Regno Unito.
Il tardo Barocco Siciliano somigliava al Barocco popolare nel Regno Unito all'inizio del XVII secolo, reso popolare da Sir John Vanbrugh con un edificio come Blenheim Palace.
Un esempio di ciò è la palermitana Chiesa di San Francesco di Sales del Marvuglia, quasi Inglese nella sua interpretazione del Barocco. Comunque, questo fu un ultimo bagliore e il Neoclassico presto predominò del tutto.
Pochi aristocratici potevano permettersi di costruire, e il nuovo stile era principalmente utilizzato in edifici pubblici e civili come l'Orto Botanico di Palermo. Gli architetti siciliani, compreso Andrea Giganti, un tempo un architetto Barocco capace, cominciarono a progettare nello stile Neoclassico, ma la versione alla moda adottata dalla Francia. La Villa Galletti di Giganti a Bagheria è chiaramente ispirata al lavoro di Ange-Jacques Gabriel.
Comunque il barocco Siciliano veniva gradualmente e lentamente soppiantato dal neoclassicismo francese.