Sicilia
1693 - 1735
Il grande terremoto del 1693 danneggiò gravemente cinquantaquattro città e paesi e trecento villaggi. Fu stimato un totale di più di cento mila persone uccise. Le città che subirono gravi danni furono Ragusa, Modica, Catania ecc.
La ricostruzione iniziò quasi immediatamente. Decine di progettisti, artisti e architetti vennero sull’isola contribuendo cosi alla nascita del barocco siciliano.
Nel 1700, con la morte di Carlo, Filippo V dei Borbone di Spagna salì al trono.
Nel 1713 con la pace di Utrecht, che pose fine alla guerra di successione spagnola, la Sicilia venne assegnata al duca Vittorio Amedeo II di Savoia (il Ducato di Savoiafu annesso al Regno di Sicilia).
Dopo una sontuosa cerimonia nella Cattedrale di Palermo, il duca Vittorio Amedeo II e la moglie Anna Maria di Orléans ricevettero la corona regia. Con Vittorio Amedeo quindi, Casa Savoia ottenne il titolo regio.
Dopo la battaglia di Francavilla del 1718, Vittorio Amedeo mantenne la sovranità sulla Sicilia fino al 1720, quando, da Vienna arrivò la proposta di aderire alla ormai siglata Quadruplice Alleanza in cambio del titolo di Re di Sardegna. Con il trattato dell'Aia del 1720 la Sicilia tornò nei domini degli Asburgo, questa volta alle dipendenze dell'Austria.
L'epoca di Carlo di Borbone
Nell'agosto 1734, il Regno di Sicilia, come prima il Regno di Napoli, fu invaso dalle truppe spagnole di Carlo di Borbone (figlio del re di Spagna e di Elisabetta Farnese), fondatore della dinastia dei Borbone di Napoli.
Le truppe dell'infante di Spagna sconfissero gli austriaci senza incontrare forti resistenze (se non a Messina, Siracusa e Trapani che resistettero oltre sei mesi) sottraendo la Sicilia alla dominazione austriaca. Il 3 luglio 1735, Carlo venne incoronato nella Cattedrale di Palermo re di Sicilia. Il nuovo re si stabili' a Napoli.
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La costituzione della nuova monarchia borbonica liberava formalmente dalla condizione di viceregno la Sicilia, che ritornava ad essere uno stato indipendente, sebbene, di fatto, in unione personale col Regno di Napoli. Il governo avveniva tramite un vicerè con la sede a Palermo.
La politica del nuovo sovrano fu all'insegna delle riforme: esse furono orientate a modernizzare l'amministrazione e l'erario e a favorire i commerci. Nel frattempo, però, il re cerco' a limitare il potere ecclesiastico e baronale.
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Il Regno di Sicilia nel periodo compreso tra il 1735 e il 1816 fu governato dalla dinastia borbonica, a seguito dell'incoronazione (col titolo di rex utriusque Siciliae) il 3 luglio 1735 di Carlo di Borbone nella cattedrale di Palermo, capitale del regno.
Ancora oggi un monumento commemorativo posto all'ingresso della cattedrale ricorda l'evento. Nel dicembre 1816 il regno fu unito al Regno di Napoli per dare vita al Regno delle Due Sicilie