E’ cosa nota che Govoni ebbe vita difficile a causa del suo modo di poetare e di affrontare le sfide che il nuovo secolo imponeva. Govoni fu, lo abbiamo detto, un anarchico del verso, un poeta che non ubbidiva a nessun dettame se non in linea molto generale. Da qui la sua originalità ed eccentricità che lo rese unico, specialmente nella prima (e senza dubbio più interessante) parte della sua cinquantennale carriera di scrittore.
In Govoni troviamo in continuazione una corrispondenza e rapporto tra oggetti, eventi, situazioni ed evocazione di sensazioni di stampo simbolista che possiamo definire a pieno titolo correlativo oggettivo, tecnica poetica che troverà il suo teorizzatore in Eliot,che così lo spiega nel suo famoso saggio Tradition and the Individual Talent: